Nei giorni scorsi ho avuto la possibilità – e soprattutto il grandissimo piacere – di parlare di chirurgia estetica durante la trasmissione Lifestyle in onda su RDS. Si è trattato di una chiacchierata molto breve, che mi ha dato però modo di approfondire aspetti di grande importanza per chi vuole approcciarsi agli interventi.
Il primo punto su cui mi sono soffermato è il fatto che le varie operazioni di chirurgia estetica, per esempio la richiestissima mastoplastica additiva, hanno finalità diverse a seconda dell’età. Un conto è intervenire sulla ventenne, un altro effettuare un aumento di volume del seno su una donna di 40 anni e oltre, con alle spalle magari diverse gravidanze e conseguente allattamento (che influisce sulla perdita di tono dei tessuti mammari).
Ho altresì ricordato che gli interventi finalizzati al ringiovanimento – p.e. il lifting del volto o la blefaroplastica, ideale per sfoggiare uno sguardo più fresco – trovano indicazione nella fascia d’età che va dai 35 ai 40 anni (e in su). Per le giovanissime, invece, si parla di interventi che, invece, hanno una finalità correttiva e si focalizzano soprattutto sull’aumento o sulla diminuzione dei volumi.
Ho infine sottolineato l’importanza di comprendere le motivazioni che spingono a sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica. Questo punto si collega alla centralità delle visite pre operatorie. In queste occasioni, è possibile non solo gettare le basi per un rapporto di empatia e fiducia con il chirurgo estetico, ma anche, di riflesso, esporgli i propri desideri e le proprie aspettative in merito all’intervento di chirurgia estetica del corpo e del viso che si ha intenzione di scegliere.