Quali sono le differenze tra Renuvion e liposuzione? Questo interrogativo è molto comune tra le pazienti che vogliono rimodellare la propria silhouette. Da quando il primo trattamento, che funziona grazie alla sinergia tra radiofrequenza e plasma di elio, è diventato popolare per via dei suoi vantaggi – bassa invasività e possibilità di apprezzare i risultati in maniera pressoché immediata – la domanda è diventata molto più frequente durante le visite conoscitive a studio.
Il Renuvion – strumento del quale è un grande esperto l’amico e collega Dottor André Salval – si differenzia dalla liposuzione soprattutto per un aspetto. Nel caso del secondo intervento citato, si va a lavorare attraverso cannule millimetriche sui volumi del sottocute. Quando si ha a che fare con il Renuvion, invece, il focus è sulla trama fibro-vascolare.
Se proprio si deve trovare un punto in comune tra l’intervento di Renuvion e l’operazione di chirurgia estetica della liposuzione, quest’ultimo riguarda gli accessi cutanei. Si parla di incisioni millimetriche in entrambi i casi, il che rappresenta un vantaggio per il post operatorio, un processo estremamente agevole.
Il Renuvion, che ha rivoluzionato l’approccio della chirurgia estetica alle lassità cutanee, esattamente come la liposuzione può essere combinato con altri interventi nella medesima seduta operatoria. Più volte mi è capitato di trovarmi in sala con il Dottor Salval a effettuare una mastoplastica additiva, per lasciare successivamente spazio a lui a al Renuvion.
Questo strumento, di cui arriveranno presto le cannule specifiche per il viso, funziona grazie alla tecnologia brevettata J-Plasma®️ Renuvion. Tramite essa, il tessuto raggiunge temperature comprese tra i 60° e gli 80°C. Il risultato appena ricordato è fondamentale per apprezzare l’eccellente retrazione cutanea che è alla base del successo dell’intervento di chirurgia mini invasiva.
Concludo citando un altro punto in comune tra Renuvion e liposuzione. Si tratta della necessità, in entrambi i casi, di indossare una guaina contenitiva dopo l’intervento.