Quando effettuo una mastoplastica additiva, intervento che è il mio fiore all’occhiello assieme alla gluteoplastica mini invasiva, tendo a utilizzare le protesi in poliuretano. Inizio premettendo un aspetto di grande importanza: sono solo una delle tante tipologie di impianti a cui si può fare riferimento in chirurgia estetica. Nel corso dei decenni di esperienza in sala operatoria, ho avuto modo di apprezzare – e di far apprezzare alle pazienti – i vantaggi di queste protesi. Quali sono? Questo impianto, che personalmente mi piace molto e che ho imparato a conoscere soprattutto grazie agli anni all’estero – oggi è molto diffuso anche in Italia – è rivestito in schiuma di poliuretano e realizzato in gel coesivo di silicone.
Lo si può definire, a mio avviso, un impianto eccezionale. Come mai? Il principale motivo riguarda il suo altissimo livello di stabilità. Questa peculiarità rende le protesi in poliuretano particolarmente adatte alle donne che si sottopongono a una mastoplastica additiva in una condizione scarsa di tenuta dei tessuti, un quadro tipico di chi, per esempio, ha allattato più volte.
Le protesi in poliuretano, inoltre, hanno un rischio inesistente di contrattura capsulare. Questa complicanza, che può presentarsi sia a seguito della mastoplastica additiva, sia dopo la mastopessi, si contraddistingue per un ispessimento e indurimento della capsula (la formazione di quest’ultima, come ricordo anche su Instagram durante le sessioni di Q&A, è un evento fisiologico).
Il risultato? Il seno che si deforma e la paziente che sperimenta un dolore a dir poco fastidioso. Il problema, come già detto, si può risolvere ricorrendo alle protesi in poliuretano.
Questa tipologia di impianto, come accennato poco fa, è adatta anche alla mastopessi nei casi in cui si procede, oltre che a sollevare il seno, anche ad aumentare il volume mammario.
Disponibili sia in versione anatomica, sia in forma rotonda, devono ovviamente essere scelte con un approccio personalizzato sulla base delle caratteristiche del fisico di ogni donna (in questi casi, è di grande aiuto Crisalix e la realtà aumentata).