Ogni giorno incontro tantissime donne e, partendo dal mondo della chirurgia estetica e dagli interventi specifici sui quali richiedono informazioni, si arriva a toccare anche altre tematiche. Tra queste, rientra senza dubbio la prevenzione, al centro dell’attenzione mediatica in questo mese di ottobre che, ormai da 28 anni, è considerato il mese rosa.
Torno a parlare di questo argomento sul blog dopo diversi mesi. Lo scorso agosto ho scelto infatti di raccontare la storia di una mia paziente e, attraverso le sue parole, di restituire – o di provare a farlo – la carica emotiva che investe una donna che si reca a fare i controlli di routine per la prevenzione delle neoplasie al seno, le più frequenti per incidenza tra la popolazione femminile italiana (nel 2018 ha colpito oltre 50mila donne).
Una donna su otto ha a che fare con l’enorme e pesantissimo ostacolo che è la diagnosi del tumore al seno. Quando è precoce, permette di apprezzare una sopravvivenza media dell’87% a cinque anni. Il mese di ottobre, in virtù dell’iniziativa della LILT, mette lo screening al centro dell’attenzione, dando indicazioni specifiche per effettuare visite gratuite.
Tutto ciò è importantissimo ma non mi stancherò mai di ricordare che la prevenzione deve essere considerata un approccio costante. Per concretizzarlo si può passare dallo stile di vita – attenzione al movimento, alimentazione corretta ed equilibrata, addio al tabagismo – ma anche dallo screening, che deve ruotare pure attorno alla fiducia totale nei confronti dello specialista di riferimento, al quale vanno poste tutte le domande che si ritengono necessarie.