Orbix Medical è un dispositivo messo a punto dal medico israeliano Eyal Gur, che ha deciso di affrontare un problema molto comune in chirurgia estetica: la limitata efficacia temporale delle protesi impiantate durante gli interventi di mastoplastica additiva.
Dopo ben nove anni di ricerca nei laboratori del Soursasky Medical Center di Tel Aviv, Eyal Gur ha presentato al mondo Orbix Medical, un reggiseno interno formato da un’imbracatura in silicone che è possibile fissare alle spalle tramite piccole viti in titanio studiate per far fronte ai fenomeni di rigetto.
Gli obiettivi sono, come già ricordato, semplici e chiari: con Orbix Medical lo scopo è quello di evitare i cedimenti del seno che diventano inevitabili con il tempo, e che prevedono numerose sedute dal chirurgo, fino ad arrivare alla necessità di sottoporsi a effettivi interventi in sala operatoria.
Il percorso di Orbix Medical non è però stato senza ostacoli, dal momento che numerose sono state le contestazioni relative ai suoi effetti sulla salute generale delle pazienti.
Dopo diversi test sugli animali e una sperimentazione su 15 donne tra Israele e Belgio è arrivato il via libera: Orbix Medical ha il tanto agognato marchio CE e ha iniziato a essere utilizzato in Israele, Regno Unito, Polonia, Belgio, Svezia e Francia.
Entro l’anno si parla di un ulteriore ampliamento dei Paesi autorizzati a proporlo come soluzione clinica. Il suo percorso è ancora all’inizio e non si può sapere se riuscirà davvero a mandare in pensione le protesi; non resta quindi altro da fare se non tenere gli occhi aperti su questa interessante novità nel mondo delle chirurgia estetica.