Protagonista della sensualità femminile, il seno è spesso sproporzionato rispetto al resto del corpo.
Nei casi in cui il suo volume è eccessivo (gigantomastia), si può andare incontro a problemi fastidiosi alla schiena e alla regione cervicale. Da non dimenticare è ovviamente il disagio sociale: un seno troppo grande può rendere difficile anche il semplice fatto di indossare un abito scollato per una serata importante.
Sono tante le donne che vivono questa problematica. Per la loro situazione esiste la mastoplastica riduttiva. Questo intervento di chirurgia estetica al seno non viene sempre approfondito con la giusta attenzione (ha meno spazio mediatico rispetto alla mastoplastica additiva) ma è molto vantaggioso, in quanto permette di risolvere due tipologie diverse di problemi con un’unica seduta operatoria.
Caratterizzato da una durata compresa tra le due e le tre ore, l’intervento di riduzione del volume del seno viene eseguito previa anestesia locale con sedazione. A seconda dell’entità della riduzione, il chirurgo effettuerà le incisioni esclusivamente attorno all’areola o procedendo fino al solco sottomammario.
Essenziale è ricordare l’importanza delle misurazioni pre operatorie, cruciali per l’esecuzione di incisioni precise. Inoltre, è bene specificare che con le tecniche oggi utilizzate è possibile mantenere inalterata la funzionalità delle ghiandole mammarie e dei capezzoli. Questo, nella maggioranza dei casi, permette alle pazienti che affrontano l’intervento di non preoccuparsi in merito a un eventuale futuro allattamento.
Per un ottimo risultato è ovviamente essenziale seguire le indicazioni fornite per il post operatorio. Ciò vuol dire indossare un reggiseno contenitivo per 4 settimane e, per almeno dieci giorni, astenersi da sforzi (bisognerebbe evitare di sollevare pesi) e da movimenti bruschi con le braccia.