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Mastoplastica additiva: quanto durano le protesi?

La mastoplastica additiva è un intervento richiestissimo. Per ovvi motivi, sono numerosi gli interrogativi che lo riguardano. Tra questi, spiccano le domande di chi si chiede quanto durano le protesi mammarie. La prima cosa da dire al proposito è che, con gli impianti di ultima generazione in uso oggi – io prediligo le protesi rivestite in schiuma di poliuretano e riempite con gel coesivo di silicone – il tasso di complicanze è praticamente nullo e la durata delle protesi può essere di fatto eterna.

Allora come mai alcune donne, dopo essersi sottoposte a un intervento di aumento del seno, tornano in sala operatoria? Rispondere a questa domanda significa chiamare in causa due situazioni molto diverse tra loro: la ragazza giovane e la paziente più avanti con gli anni (p.e. una donna di 45 anni).

Nel primo dei due casi, la donna che ha scelto la mastoplastica additiva può aumentare di peso se non fa sufficiente attenzione o vedere il seno cambiare a causa delle eventuali gravidanze e del successivo allattamento al seno. In questi frangenti, il décolleté può rovinarsi e la donna avere il desiderio di sottoporsi a un secondo intervento.

Diversa, ribadisco, è la situazione di una paziente più avanti con l’età. Nel caso di donne di 40/45 anni, si ha molto spesso a che fare con persone che hanno già avuto gravidanze, che hanno già allattato e che, in linea di massima, sono più stabili con il peso. In tali circostanze, la protesi può durare potenzialmente per sempre.

La risposta alla domanda “Quanto durano le protesi?” – richiesta che mi sento fare quotidianamente durante le visite conoscitive dalle donne che vogliono sottoporsi alla mastoplastica additiva non coinvolge quindi le caratteristiche dell’impianto vero e proprio, ma i mutamenti a cui il corpo della paziente va incontro con il passare degli anni.

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