Sono numerose le donne che, quando mi contattano su Instagram o vengono in studio per visite conoscitive, mi chiedono se sia meglio operarsi di mastoplastica additiva prima o dopo la gravidanza. Si tratta di un argomento oggettivamente molto gettonato, ma anche fortemente legato alle scelte della singola donna e coppia. In generale, consiglio alle mie pazienti di iniziare a pianificare la gestazione un anno dopo l’operazione.
Un altro interrogativo frequente riguarda la possibilità che, con gravidanza e allattamento al seno, il risultato possa rovinarsi. La risposta a questa domanda mi permette di chiamare in causa un aspetto sul quale mi soffermo spesso. Quale di preciso? Il fatto che gli impianti mammari sono potenzialmente eterni.
Se il risultato della mastoplastica additiva è molto diverso rispetto a quello apprezzato nei mesi successivi all’intervento, il motivo riguarda i cambiamenti del corpo. In parole semplici, se durante e dopo la gravidanza si ha a che fare con un aumento ponderale di una decina di kg, non ci sono problemi. Se, invece, i kg diventano 20 – 25, il discorso cambia.
Quando mi si chiede se le protesi al seno vanno sostituite dopo dieci anni, rispondo che non è detto. Sì, in passato la tempistica appena citata era considerata lo standard, ma oggi abbiamo a che fare con impianti molto diversi e decisamente più performanti. Nel caso sopra citato, con una paziente che, dopo la gravidanza, aumenta notevolmente di peso, può valere la pena procedere con la sostituzione.
Ovviamente la situazione va valutata caso per caso, aiutandosi anche con la tecnologia e con strumenti come Crisalix, il sistema di simulazione 3D che utilizzo sia in studio, sia online, grazie al quale è possibile farsi un’idea di come, verosimilmente, si potrebbe apparire con il seno nuovo (parliamo di un dettaglio non da poco se si considera che, con la gravidanza, il corpo va incontro a notevoli cambiamenti). Si può, in caso, aggiustare sia il volume della protesi, sia la proiezione.