Le domande sui reggiseni da indossare dopo la mastoplastica additiva sono tra le più gettonate sia nel corso delle visite a studio, sia su Instagram durante le sessioni di Q&A e nei messaggi privati che mi arrivano ogni giorno. Tutto nella norma: dopotutto, nella maggior parte dei casi, si ricorre all’aumento del seno per vedersi più femminili e il reggiseno con il ferretto aiuta molto a evidenziare il décolleté. Nell’immediato post intervento, però, è meglio evitarlo. Come mai? Per un motivo molto semplice: il gonfiore attorno alla protesi – che non è assolutamente un aspetto problematico come ho avuto modo di rammentare in un altro articolo del blog – può portare il ferretto a comprimere eccessivamente il tessuto e, di fatto, a causare una sensazione fastidiosa.
La stessa raccomandazione da considerare per il reggiseno vale per il costume da bagno (sì, lo so che siamo in pieno inverno, ma il tempo corre velocissimo ed è un attimo che ci si trova a pensare all’intervento in vista della prova costume). Se nei mesi invernali dopo la mastoplastica additiva l’optimum è il top – che si presta bene anche per l’attività sportiva, dai workout tra le mura di casa alle sessioni in palestra – quando arriva l’estate e il momento della tintarella si può optare, per esempio, per un bel costume intero senza coppe preformate.
Quando si parla della gestione di aspetti come il gonfiore nel post operatorio della mastoplastica additiva, ma anche della ripresa dell’attività sportiva, ricordo sempre l’importanza di rivolgersi sempre, esponendogli ogni dubbio, al proprio chirurgo estetico di fiducia. Questo professionista deve essere il punto di riferimento primario in quello che, di fatto, è un percorso step by step che va curato nel dettaglio, esattamente come si fa nel momento in cui, prima dell’intervento, grazie a strumenti come il sistema Crisalix, si scelgono le protesi migliori per la singola paziente e si valuta il possibile risultato sul suo corpo.