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Mastoplastica additiva: cosa sapere sull’animazione muscolare

Il post operatorio della mastoplastica additiva è comprensibilmente al centro dell’attenzione e dei dubbi di chi sta pensando di sottoporsi all’intervento. Tra le evenienze che si possono presentare rientra quella che vede la protesi, a seguito di sollecitazioni a carico del muscolo pettorale, alzarsi e deformarsi un po’.

Ho avuto modo di parlare di queste situazioni poco tempo fa su Instagram, quando mi è stato descritto, durante una sessione di Q&A, proprio un quadro con le peculiarità che ho tracciato nelle righe precedenti, relativo nello specifico a una mastoplastica additiva con tecnica Dual Plane – il gold standard in chirurgia estetica del seno da oltre un decennio per via di diversi vantaggi, tra i quali è possibile citare la bassa invasività e la possibilità di ottenere un gradevole risultato naturale sia con le protesi rotonde, sia con quelle anatomiche – a 6 mesi dall’intervento.

L’animazione muscolare è tipica delle circostanze in cui la protesi viene posizionata sotto al muscolo pettorale – nel caso della Dual Plane, ricordo che si parla di preciso di posizionamento parzialmente retromuscolare – ed è visibile soprattutto nelle pazienti magre e con i muscoli particolarmente allenati.

Cosa deve aspettarsi chi scopre di avere a che fare con la sindrome da animazione del muscolo grande pettorale? Rammento innanzitutto che sì, potrebbe diminuire con il tempo.

In caso contrario, se sono presenti le indicazioni, si può procedere con una correzione chirurgica. Quest’ultima ha come obiettivo quello di denervare il muscolo grande pettorale.

Ogni caso, come sottolineo sempre, va però valutato in maniera specifica. La personalizzazione, anche nella gestione delle eventuali complicanze del post operatorio – quella oggetto di queste righe è indipendente dall’abilità del chirurgo e coinvolge uno dei muscoli che utilizziamo di più durante la giornata, per allenarci ma pure per portare la spesa o per prendere in braccio i nostri bimbi – è la chiave per il successo dell’intervento e per la soddisfazione della paziente.

mastoplastica additiva
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