Gli interventi di chirurgia estetica del seno sono tra i più richiesti in assoluto. Nulla di strano dato che parliamo della parte del corpo che, più di tutte, simboleggia la femminilità. Sono numerose le domande che le pazienti si pongono prima di venire a studio per le visite e iniziare il percorso verso la sala operatoria. Un interrogativo molto frequente riguarda la mastopessi e, nello specifico, il motivo per cui, dopo questa operazione, il seno non rimane alto come dopo la mastoplastica additiva.
La risposta è presto data e riguarda le differenze tra i tessuti mammari. Nel momento in cui ci si approccia alla mastopessi, si parte già da una situazione caratterizzata da una forte perdita di tono. Per rendersene conto basta pensare che il suddetto intervento, anche noto come lifting del seno, è tra i più richiesti dopo il parto.
Doveroso è citare gli alti numeri della mastopessi nella chirurgia estetica post obesità. Il seno è una delle prime parti del corpo che si desidera migliorare dopo un’importante perdita di peso. Faccio altresì presente che, in entrambi i casi appena menzionati, si può intervenire, nell’ambito del medesimo atto chirurgico, con il fine di aumentare il volume. In questo frangente, si parla di mastopessi con protesi.
Tornando alla differenza tra le indicazioni di partenza rammento che, nel caso della mastoplastica additiva, ci si trova davanti a una situazione molto diversa. Un esempio utile per comprendere meglio il quadro è quello di Giulia, una delle testimonial di IEI – Istituto Estetico Italiano, che ha scelto di aumentare il volume del seno a 20 anni in quanto quest’ultimo non si era mai sviluppato, facendola sentire poco femminile.
Concludo sottolineando che i risultati dell’intervento di mastoplastica additiva possono ovviamente cambiare molto a seconda dell’età della paziente e di come la stessa riesce, nel corso degli anni, a mantenere il peso forma.