Quando ci si informa su un intervento come la gluteoplastica mini invasiva, è naturale farsi domande, oltre che sulle peculiarità della procedura, spesso protagonista dei miei post su Instagram in quanto intervento di punta assieme alla mastoplastica additiva, anche sulle caratteristiche degli impianti.
Ciò vuol dire, per esempio, chiedersi se le protesi glutee possono rompersi. Questi impianti, le cui dimensioni, come ricordo spesso, non sono grandissime in quanto devono essere collocati al di sotto del muscolo grande gluteo, sono caratterizzati da un altissimo livello di coesività.
Per rendersene conto, basta pensare che sono progettate per consentire ai pazienti di mantenere la posizione seduta a lungo e fin da subito. A tal proposito, mi preme ricordare che uno dei vantaggi dell’intervento riguarda la possibilità di assumere senza problemi la posizione seduta già all’inizio del decorso.
Anzi, più la si mantiene, meno si rischia di avere a che fare, successivamente, con quadri di gonfiore non certo piacevoli da gestire.
Completamente lisce – l’assenza di texturizzazione, come ho ricordato in questo articolo, è una conseguenza naturale del fatto che, durante la deambulazione, il muscolo sfrega continuamente sull’impianto – le protesi glutee sono garantite a vita contro la rottura.
Quando, in studio o online, mi chiedono se le protesi glutee possono rompersi, rispondo che, nell’ambito di una pratica chirurgica che mi vede, da oltre 20 anni, impegnato quotidianamente nell’esecuzione dell’intervento di gluteoplastica mini invasiva, non mi è mai capitato un caso di rottura.
Attenzione: il fatto che le protesi glutee siano garantite a vita contro la rottura non vuol dire che, in caso di problematiche o perché la paziente lo desidera, non si possano rimuovere.
Cosa succede in questi casi? Nulla di grave! La paziente torna come prima e può notare un effetto che, in linea di massima, ricorda molto quello del muscolo di chi ha smesso di allenarsi.