Le protesi al seno sono sicure? Sono tantissime le donne che, desiderose di aumentare il volume del seno, si fanno domande in merito e, in alcuni casi, si preoccupano anche. Non c’è ragione di farlo dal momento che, oggi come oggi, si utilizzano impianti di ottima qualità.
Di tipologie di protesi mammarie ne esistono diverse. Tra quelle più utilizzate rientrano senza dubbio gli impianti riempiti in gel coesivo di silicone. Il principale vantaggio in questo caso riguarda la garanzia di una maggior stabilità. Ricordo inoltre che, al giorno d’oggi (per essere precisi da diversi decenni), si utilizzano protesi testurizzate, grazie alle quali è possibile apprezzare un’adesione ottimale ai tessuti circostanti.
Fondamentale è specificare che, grazie ai rivestimenti in poliuretano, si ha a che fare con un rischio notevolmente minore di rotazione e di incapsulamento dell’impianto. Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda la possibilità di scegliere l’impianto più adatto al proprio fisico grazie a Crisalix, un software di simulazione 3D. Ricorrendo al prezioso ausilio della realtà aumentata, il chirurgo estetico ha la possibilità di coniugare sicurezza e risultato estetico ottimale nella scelta delle protesi.
Si potrebbe andare avanti ancora tanto a parlare dei motivi per cui non è il caso di preoccuparsi in merito alla sicurezza delle protesi mammarie. Come ho ricordato in un articolo di qualche settimana fa, quando una donna decide di sottoporsi a una mastoplastica additiva ha il diritto di richiedere il patentino delle protesi, un documento che contiene il numero seriale dell’impianto, il volume e la tipologia (protesi anatomica o protesi rotonda). Sì, si tratta di una sorta di carta d’identità che permette alle pazienti di stare ancora più tranquille quando si approcciano alla mastoplastica additiva.