La chirurgia bariatrica costituisce il primo passo per affrontare a livello medico la condizione di obesità. In molti casi si tratta di una vera e propria procedura salvavita, che coinvolge pazienti con un BMI superiore a 40 (situazione di obesità grave). Il successo di questi interventi è focalizzato in una perdita di peso molto importante, che però può non soddisfare completamente, dal momento che si accompagna a un naturale svuotamento dei tessuti, che risultano flaccidi ed esteticamente poco piacevoli.
In questi momenti entra in gioco la chirurgia plastica, che associata alle procedure bariatriche può aiutare i pazienti operati a mantenere nel tempo un peso salutare. Questo è il principale risultato di uno studio effettuato da un’equipe medica attiva presso l’Henry Ford Hospital di Dedroit, che ha analizzato la situazione di 94 pazienti sottoposti a procedure di chirurgia bariatrica tra il 2003 e il 2013, 47 dei quali anche a successive operazioni di chirurgia plastica.
A un follow up di 2,5 anni è stata registrata per i soggetti sottoposti a interventi di chirurgia plastica ed estetica dopo le procedure bariatriche una maggiore diminuzione del BMI. A cosa è dovuto questo risultato? A un miglior livello di autostima in seguito al rimodellamento estetico successivo alla chirurgia bariatrica.
Questa ricerca necessita chiaramente di ulteriori validazioni per osservare i risultati a lungo termine, ma costituisce in ogni caso un interessante punto di partenza per capire il ruolo della chirurgia estetica in situazioni patologiche, come appunto è l’obesità.