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Italia batte gli States per numero d’interventi di chirurgia estetica

chirurgia-esteticaSiamo il Paese della bellezza e lo dimostriamo anche per quanto riguarda la chirurgia estetica e il numero d’interventi eseguiti ogni anno. Un dato in particolare mi fa sorridere ed è quello che riguarda il superamento degli USA da parte dell’Italia in questo ambito.

I numeri AICPE parlano chiaro: gli interventi di chirurgia estetica eseguiti in Italia nel 2014 hanno superato il milione, con una crescita rispetto all’anno precedente pari a circa il 6%, contro il 3 registrato negli States, che sono comunque la patria della ricerca della bellezza in sala operatoria (qui racconto la storia del primo impianto di protesi mammarie al silicone, eseguito nel 1962 proprio in un ospedale americano).

Siamo sempre più vanitosi e attenti al fisico e i numeri non mentono in proposito. Oltre alla percentuale di crescita annua è però possibile parlare di un’altra differenza rispetto agli USA, data dal tipo d’interventi più apprezzati e richiesti dai pazienti.

Negli States è il ritocco al Lato B a fare da padrone, con le operazioni di sollevamento dei glutei in prima linea (+44% nell’ultimo anno rispetto al 2013). Una crescita esponenziale si registra invece per gli interventi di applicazione di protesi ai glutei, che hanno fatto registrare un +98%. In Italia i gradini più alti del podio spettano a mastoplastica additiva e liposuzione.

La situazione finanziaria continua a essere incerta, ma l’attenzione alla bellezza e alla cura del corpo non sembra scemare. Ottimo segnale, soprattutto se si considera il fatto che più interventi di chirurgia estetica in Italia in molti casi significano meno operazioni in paradisi tropicali, dove troppe persone ancora scelgono di andare facendosi incantare da pacchetti low cost, senza rendersi conto di mettere la propria vita in mano a falsi professionisti e a strutture senza i giusti standard qualitativi.

 

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