L’iperidrosi, nome scientifico con cui è nota la sudorazione eccessiva, può rappresentare un serio problema per le relazioni. Quali sono le cause che la determinano? Si presume che dietro a questo fenomeno – che può riguardare ascelle, mani e piedi – vi sia spesso una particolare sensibilità dell’ipotalamo, una delle strutture più importanti del sistema nervoso centrale. Risolvere il problema dell’iperidrosi diventa urgente soprattutto in vista dell’estate, in quanto il caldo amplifica la situazione e, di conseguenza, aumenta il disagio psicologico di chi la vive personalmente e può incontrare delle forti difficoltà nel rapportarsi con gli altri. Chi soffre d’iperidrosi può trovare nella medicina estetica un’ottima alleata per tornare ad avere un rapporto sereno con il proprio corpo. Il trattamento utile in questi casi è la tossina botulinica. Sì, avete capito bene: il botox non serve solo ad attenuare gli effetti delle rughe senza diventare imbalsamati – ci tengo tantissimo a ripetere che il botulino iniettato nelle giuste quantità non congela la mimica del viso – ma anche a dimenticare il problema dell’iperidrosi per circa 10 mesi. La tossina agisce infatti inibendo l’attività delle ghiandole sudoripare e, secondo diversi studi internazionali, riducendo dell’80% circa la sudorazione. Sulla tossina botulinica, purtroppo, girano ancora tantissimi luoghi comuni, che possono essere smentiti ricordando la sua efficacia in varie situazioni, trattamento dell’iperidrosi compreso. Il trucco è non esagerare – qui dipende tutto dalla professionalità del medico estetico – e informare con chiarezza il paziente sulla frequenza ottimale delle infiltrazioni. A chi vuole documentarsi al meglio consiglio di cercare sui social #botoxweek, l’hashtag ufficiale della promozione che Istituto Estetico Italiano dedica a chi vuole sottoporsi al trattamento di medicina estetica più effettuato al mondo.