La vita sottile è un obiettivo di tantissime donne. In molti casi, però, è anche difficile da raggiungere per via del grasso che si forma proprio nella zona del girovita, rivelandosi difficile da eliminare. Come ricordo spesso alle pazienti che mi pongono domande in merito, per ottenere buoni risultati da questo punto di vista è necessario lavorare su più fronti.
Uno dei più importanti è senza dubbio l’alimentazione, che vede nel consumo di zenzero un’ottima strategia per sgonfiare la zona dell’addome. Può rivelarsi altrettanto utile il consumo di ananas e papaia, due frutti celebri per le loro proprietà drenanti.
L’attenzione all’alimentazione sana, che deve essere accompagnata da un’attività fisica mirata, purtroppo non sempre basta. Quando ci si rende conto che gli sforzi non sono stati premiati è bene non lasciarsi prendere dalla frustrazione, in quanto la chirurgia estetica offre delle soluzioni mini invasive molto valide. Una di queste è il Body Tite, che consiglio vivamente alle pazienti che cercano un’alternativa all’addominoplastica.
Il Body Tite, grazie a un manipolo che opera a una profondità compresa tra i 5 e i 55 millimetri e ad alte temperature, permette di ottenere in maniera assolutamente non invasiva una degradazione del tessuto adiposo localizzato con vantaggi anche per la cute, che appare più liscia e tonica. Tutto questo avviene sotto anestesia locale o leggera sedazione.
Studiato per garantire un post operatorio privo di complicanze, il Body Tite è un intervento di chirurgia estetica mini invasiva che amo definire rivoluzionario per via delle numerose applicazioni del manipolo, utilizzabile anche per trattare i setti fibrosi che portano all’odiata buccia d’arancia (Cellu Tite), o per ripristinare i contorni del viso e dell’interno delle braccia, zone spesso interessate da rilassamento cutaneo. In quest’ultimo caso si parla più propriamente di Face Tite.