I box domande che propongo periodicamente sul mio profilo Instagram sono sempre forieri di spunti interessanti sulla chirurgia estetica. Nel corso del Q&A degli ultimi giorni, una follower mi ha fatto una domanda che ritengo molto importante per capire qualcosa di più sulla gluteoplastica mini invasiva sottomuscolare, il mio intervento di punta assieme alla mastoplastica additiva con protesi in poliuretano.
A distanza di anni, le protesi glutee vanno sostituite? La prima cosa da dire al proposito è che gli impianti impiegati per l’intervento di gluteoplastica mini invasiva sono estremamente stabili e che, in alcuni casi, non si sostituiscono più, esattamente come le protesi al polpaccio (quando si parla di protesi al seno, potenzialmente eterne, bisogna considerare aspetti come gli sbalzi di peso della paziente).
Quando si ha a che fare con la situazione specifica delle protesi impiantate a seguito di un intervento di gluteoplastica mini invasiva, è doveroso ricordare che, grazie all’allenamento, gli impianti si mantengono alti nel tempo. Ecco perché sia quando parlo dell’intervento nei miei contenuti web, sia quando illustro i suoi vantaggi a studio, specifico alle aspiranti pazienti che mi leggono e mi ascoltano che, già dopo due settimane circa, è possibile tornare ad allenarsi, con tutti i pro del caso per quanto riguarda l’ottimizzazione della stabilità dell’impianto.
La possibilità di tornare in tempi rapidi ad allenarsi è solo uno degli aspetti positivi di un intervento che ha rivoluzionato la chirurgia estetica del lato B. Cito spesso anche la possibilità di sottoporsi a interventi combinati. Tra questi, rientra anche l’accoppiata gluteoplastica – mastoplastica, per non parlare del mix tra aumento di volume dei glutei e utilizzo del Renuvion, intervento innovativo che, grazie alla sinergia tra plasma di elio e radiofrequenza, consente di risolvere le lassità cutanee in maniera pressoché immediata e a fronte dell’esecuzione di incisioni chirurgiche millimetriche.