La chirurgia estetica del lato B ha conosciuto, negli ultimi anni, una crescita notevole dei numeri. Come ben sa chi mi segue su questo blog e sui social, la gluteoplastica mini invasiva con tecnica sottomuscolare è un intervento che ha letteralmente rivoluzionato il modo di approcciarsi al rimodellamento del fondoschiena.
Sono tante le domande che ogni giorno mi vengono poste su questa procedura. Tra le richieste più frequenti, rientrano quelle di chi vuole sapere a chi è adatto l’intervento di gluteoplastica mini invasiva. La risposta è molto semplice: la paziente ideale è quella che è alla ricerca di una volumizzazione del lato B estremamente femminile e naturale.
Niente a che vedere, per capirci meglio, con il sedere alla brasiliana estremamente voluminoso. Chi si approccia all’idea di una gluteoplastica con tecnica sottomuscolare deve togliersi dalla testa un risultato del genere. Come mai? Il motivo è legato al fatto che, per non offendere l’integrità dei muscoli, si procede con il posizionamento della protesi al di sotto del muscolo grande gluteo, il più spesso del nostro corpo. Lo spazio disponibile è contenuto, motivo per cui non si ha molto margine con le dimensioni della protesi. Poco male, perché il risultato è a dir poco gradevole.
Proseguendo con l’elenco delle situazioni in cui la gluteoplastica mini invasiva si rivela l’intervento perfetto, non posso non citare il caso di chi si allena spesso e non vuole rinunciare al focus su nessuna parte del corpo per quanto riguarda il workout.
Con tecniche diverse, che non prevedono il rispetto dell’integrità muscolare, si rinuncia di fatto ad allenare il lato B. Questo problema non sussiste con la gluteoplastica mini invasiva sottomuscolare, tecnica che permette, in media, di tornare a fare attività fisica già dopo un paio di settimane (personalmente, consiglio caldamente l’allenamento mirato, molto utile per stabilizzare l’impianto).