Il ricorso alla chirurgia estetica rappresenta una soluzione molto diffusa tra i pazienti che si sono in precedenza sottoposti a interventi di natura bariatrica. Si tratta di un percorso che può aiutare a rinascere.
Ho a che fare spesso con persone di entrambi i sessi che, dopo una perdita di peso frutto dell’impianto del pallone intragastrico, richiedono interventi di chirurgia estetica per risolvere lassità cutanee localizzate a livello di seno, cosce, addome e braccia, punti alquanti critici quando si dimagrisce in maniera consistente.
In tali situazioni è fondamentale il primo colloquio con il chirurgo estetico, durante il quale il paziente deve sentirsi completamente a proprio agio e libero di porre domande anche sull’impatto psicologico degli interventi. La chirurgia estetica in questi casi può avere davvero due facce: da un lato aiuta a modellare il corpo e completa quanto è stato iniziato con l’impianto del palloncino, dall’altro, invece, mette davanti a dei cambiamenti radicali che possono essere traumatici.
Vedere il proprio corpo diverso dopo tanti anni di sovrappeso può essere infatti destabilizzante soprattutto per chi, magari, è stato oggetto di commenti ironici fuori luogo sui chili in eccesso ed è arrivato a identificarsi con la condizione fisica di obeso, considerandola come una parte della propria identità.
Mai come in queste circostanze conta che il chirurgo estetico sia capace di guidare il paziente lungo un percorso che, come ho già ricordato, è una vera rinascita non solo per il fisico ma anche per la mente, la prima alleata quando si tratta di dare il via a uno stile di vita salutare, che passa anche dalla felicità di guardarsi allo specchio sentendosi finalmente bene con il proprio corpo.