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Congresso AICPE Breast Aesthetic Awareness: un interessante dibattito sulle vie di accesso della mastoplastica additiva

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Settimana scorsa ho avuto il privilegio di partecipare come relatore al congresso Breast Aesthetic Awareness. Organizzato da AICPE presso il Bettoya Hotel di Roma, ha rappresentato un’ottima occasione per parlare di un argomento di grande rilevanza: le vie di accesso in mastoplastica additiva.

Quali sono? L’ascella, il solco sottomammario e il capezzolo. Come ho ricordato sul palco, pur prediligendo l’ultima alternativa (grazie alla quale riesco a gestire anche i casi più complicati), considero fondamentale per un chirurgo saper agire al meglio in tutti e tre i casi.

La giornata è stata ovviamente molto proficua per quanto riguarda il confronto con i colleghi e la possibilità di recepire contenuti utili da trasferire poi alle pazienti. Le donne che entrano nel mio studio con in testa il desiderio di sottoporsi a una mastoplastica additiva hanno infatti tantissime domande, che vanno dalla via di accesso durante l’atto chirurgico per finire con le indicazioni da seguire durante il post operatorio.

Il chirurgo davvero bravo non deve limitarsi a dare il meglio di sé in sala operatoria, ma deve essere anche in grado di rispondere a questi interrogativi in maniera chiara e rassicurante. Non mi stancherò mai di ricordare che il ruolo della paziente è cruciale per la buona riuscita dell’intervento. Una paziente informata e rassicurata fin dalle prime visite è infatti più propensa ad affrontare con serenità il post operatorio.

Concludo ricordando che, sempre durante le prime visite, si possono integrare le suddette informazioni ricorrendo al responso di Crisalix, sistema di acquisizione che sfrutta la realtà aumentata e grazie al quale è possibile vedere sul proprio corpo una simulazione del possibile risultato dell’operazione di aumento del seno.

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