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Come sconfiggere la cellulite grazie a chirurgia e medicina estetica intelligente

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Il periodo delle feste è notoriamente dedicato ai vizi alimentari che possono lasciare come ricordo l’odiata cellulite (sì, dipende anche da quello che mangiamo e da quanto ci muoviamo).

La prevenzione è fondamentale. Per evitare il rischio di arrivare al sei gennaio con il cruccio per la pelle a buccia d’arancia è bene non smettere di fare attività fisica e includere nella dieta cibi che proteggono il microcircolo – ottimo in questo caso è il mirtillo – o che, come l’ananas, favoriscono la diuresi.

L’attenzione a questi aspetti è basilare ma, come ricordo spesso, può non bastare. Purtroppo la nostra vita quotidiana all’insegna degli impegni di lavoro, delle tante ore passate davanti a uno schermo e dell’alimentazione ricca di zuccheri non aiuta molto, soprattutto durante le feste.

Per fortuna che esistono la chirurgia e la medicina estetica intelligente, che consentono di scegliere soluzioni poco invasive ma molto efficaci. Una di queste è il manipolo del CelluTite, che agisce sfruttando la tecnologia RFAL (Radio – Frequency Assisted Liposuction). Operando a una profondità molto contenuta, interviene sui setti fibrosi che determinano la formazione della buccia d’arancia e sui depositi di grasso grumoso sottocutaneo. Il risultato? Una pelle che non mostra più le antiestetiche fossette della cellulite!

Il CelluTite è una soluzione molto vantaggiosa in quanto mini invasiva – il post operatorio non è doloroso e in pochi giorni si possono riprendere le normali attività – ma non è certo l’unica da considerare se si punta a sconfiggere l’effetto a buccia d’arancia. Anche la medicina estetica intelligente può essere utile grazie alla mesoterapia, un trattamento ambulatoriale che si basa su micro iniezioni di farmaci scelti apposta dal medico estetico dopo la prima visita conoscitiva. Perfetta in caso di ritenzione idrica, la mesoterapia dura circa 20 minuti a seduta, è priva di controindicazioni e permette di apprezzare risultati positivi già dopo le prime settimane.

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