La medicina estetica, quando è di qualità, porta risultati ottimi. Ci soffermiamo troppo spesso a parlare degli errori e trascuriamo invece le situazioni positive, come quella che vede protagonista la stupenda Christie Brinkley.
Super modella negli anni ‘70/’80, la Brinkley spegne 62 candeline il prossimo 2 febbraio. Basta guardarla un secondo per accorgersi che li porta non bene, strabenissimo, così tanto da far invidia a ventenni e trentenni.
Il segreto? Secondo quanto affermato dalla ex moglie del cantante Billie Joel, questa straordinaria bellezza è il risultato di sport e dieta vegetariana (la Brinkley stessa ha dichiarato di amare avena e germe di grano, ma di concedersi ogni tanto uno “sgarro” gustando un gelato). Fare attenzione a questi aspetti è fondamentale, ma non certamente sufficiente per arrivare a 62 anni con il volto così fresco e con un fisico mozzafiato estraneo agli effetti della gravità.
L’aspetto giovanile di Christie Brinkley, che sembra essersi fermata agli anni in cui posava in bikini per le copertine di riviste come Vogue e Sport Illustrated, è senza dubbio il frutto anche di un felicissimo ricorso a medicina e chirurgia estetica.
Quando si opera mettendo in primo piano naturalezza e rispetto delle proporzioni raramente si sbaglia, come appunto dimostra il caso di Christie Brinkley.
La medicina e la chirurgia estetica possono rappresentare un atto d’amore per il proprio corpo e aiutare tantissimo dal punto di vista dell’autostima e della serenità interiore, soprattututto quando alla base c’è l’intervento di un professionista consapevole dei rischi e del valore del proprio lavoro e per questo capace di consigliare il paziente, arrivando in alcuni casi anche a dire ‘no’ a richieste assurde.