I luoghi comuni sono una certezza in tantissimi ambiti e ovviamente anche in chirurgia estetica. Come si può porre rimedio? Semplicemente informando e facendo in modo di sfatare quei falsi miti che troppo spesso rovinano l’operato di chi lavora con serietà e professionalità. A puntare il dito contro gli stereotipi legati alla chirurgia estetica ci ha pensato l’Aicpe, con questo elenco di dieci punti.
- Risultati poco naturali: la chirurgia estetica ben eseguita non porta a risultati poco naturali, purtroppo ormai fissi nell’immaginario collettivo per via delle scelte avventate di medici che hanno idee decisamente confuse in ambito di etica professionale e di attenzione alla salute dei pazienti.
- Costi eccessivi: scegliere la chirurgia estetica non significa rovinarsi finanziariamente. Ovviamente non è possibile trovare opzioni a prezzo stracciato, ma è anche vero che l’evoluzione tecnologica ha reso possibile l’applicazione pratica di procedure immediate e dal costo non proibitivo, e che ormai tutte le realtà mediche vengono incontro ai pazienti con promozioni speciali.
- Tante richieste da parte di minorenni: in Italia non è consentito per legge eseguire operazioni di mastoplastica additiva e infiltrazioni di tossina botulinica su pazienti minorenni. Per quanto riguarda gli altri interventi, è fondamentale ricordare che non è affatto vero che le giovanissime facciano la coda davanti allo studio del chirurgo. I dati parlano chiaro: nel 2013 solo lo 0,4% delle operazioni ha riguardato pazienti under 18.
- Cicatrici in primo piano: un intervento di chirurgia estetica non è sinonimo di permanenza di cicatrici evidenti. Un medico professionale fa di tutto perché siano millimetriche e nascoste (p.e. nella liposuzione i tagli vengono effettuati sotto la linea del reggiseno e degli slip).
- Liposuzione e dimagrimento permanente: la liposuzione non è sinonimo di dimagrimento permanente (ne h0 parlato pure qui). Per avere la sicurezza di un fisico tonico è comunque necessario adottare un regime alimentare ad hoc e muoversi in maniera costante.
- Un medico vale l’altro: la laurea e la specializzazione sono i requisiti minimi per esercitare la professione, ma non è affatto vero che un chirurgo estetico valga l’altro. Aggiornamento professionale, tecniche di comunicazione, attenzione all’etica: questi punti sono imprescindibili quando si deve esercitare sul campo e migliorare la vita dei pazienti.
- Protesi al seno pericolose: le protesi al seno non sono pericolose. Gli scandali internazionali degli ultimi anni hanno rinsaldato questo luogo comune, assolutamente smontabile da tutti i controlli che vengono effettuati per assicurare la commercializzazione di presidi sicuri.
- Protesi e incompatibilità con l’allattamento: le protesi al seno non pregiudicano la possibilità di allattare. Nessuno studio scientifico ha portato fino ad ora in luce la presenza di silicone nel latte materno.
- Alto rischio: la chirurgia estetica non è rischiosa se vengono seguite tutte le procedure pre e post operatorie atte a evitare complicazioni.
- Chirurgia estetica affare da donne: la chirurgia estetica non è più una cosa solo da donne! Anche in questo caso i dati parlano efficacemente: dal 1997 al 2013 il numero di uomini che negli USA hanno fatto ricorso alla chirurgia estetica è aumentato del 273%.
Questi punti non vi sono nuovi? È molto probabile! I miti da sfatare sono tanti, ed è sempre bene, come ho già ricordato, concentrarsi sulla diffusione di informazioni corrette e immediatamente comprensibili.